Germania, crollo degli ordini alle industrie (- 5,4%) a poche settimane dal voto
Ieri alle 09:10 AM
Peggio, molto peggio delle attese il dato tedesco sugli ordinativi industriali di novembre. La flessione rispetto ad ottobre è del 5,4%, quando ci si attendeva un calo dello 0,2%. Rispetto a un anno fa la variazione è di – 1,7%. Ennesimo pessimo segnale per una Germania che tra poche settimana andrà al voto per le elezioni politiche del 23 febbraio. Se i sondaggi si riveleranno rispondenti al vero, il cancelliere Olaf Scholz verrà sostituito da Friedrich Merz, alla guida il principale blocco conservatore di opposizione CDU/CSU. Attesa anche una forte avanzata dell’ultra-destra di Afd.
La Germania è alle prese con una blanda recessione. La Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha ridotto le previsioni per l'economia nel 2024, indicando ora un -0,2%. Per il 2025 quando è prevista una crescita dello 0,2%, molto meno di quanto indicato in precedenza. Non sono stati tempi facili per il governo in carica, alle prese con la guerra tra Russia ed Ucraina e con le sue ricadute. Sono pessime notizie anche per l’Italia, la Germania è il nostro primo partner commerciale e molte aziende del Nord sono pienamente integrate nelle filiere produttive tedesche.
La fine dell’approvvigionamento di gas a basso costo dalla Russia ha eroso la competitività delle industrie del paese, proprio mentre la concorrenza cinese si è fatta più aggressiva in diversi settori, a cominciare da quello dell’auto. In Germania la manifattura incide sull’economia per circa il 20%, più che in altri paesi e circa il doppio rispetto agli Stati Uniti.
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