
Lana di pelo di cane e gatto, è boom di richieste: "Un maglione può costare anche mille euro, ogni gomitolo racchiude la storia dell'animale amato"

Ieri alle 10:45 AM
Potreste mai immaginare di indossare un maglione fatto con il pelo del vostro cane? O una sciarpa, o un cappello? Quella che potrebbe sembrare un’idea bizzarra, o persino uno scherzo, è diventata realtà grazie a Giulia e Alessandro, una coppia marchigiana che ha trasformato la passione per i filati e l’amore per gli animali in un’originale attività imprenditoriale. Ma attenzione: un maglione realizzato con il sottopelo del vostro amico a quattro zampe può arrivare a costare anche 1000 euro.
Un sogno nato quasi per caso, come racconta Giulia in un’intervista al Corriere della Sera: “Il nostro cane ha improvvisamente fatto una muta incredibile e, da una semplice spazzolata, si sono accumulati due chili di fibra”. Da lì, l’idea: filare il sottopelo di cani e gatti per creare gomitoli unici e personalizzati. “Quando abbiamo iniziato, non sapevamo esattamente dove ci avrebbe portato questa avventura. Pensavamo fosse solo un gioco, ma è diventato qualcosa di molto più grande”, racconta Giulia. “Asaki è stato il nostro primo maestro, e da lì è cominciato tutto”.
Era il 2011 quando Alessandro, assistente all’autonomia per bambini disabili, e Giulia, consulente finanziaria, iniziarono a sperimentare con la filatura, utilizzando inizialmente solo il pelo dei propri animali. Poi, il passaparola nel mondo della cinofilia ha fatto il resto: “Nel giro di qualche anno ci siamo riempiti di scatoloni e non riuscivamo a smaltire la lista d’attesa, che arrivava anche a 15 mesi”. “Eravamo solo noi due e dedicavamo tante ore alla filatura. Siamo arrivati a un punto in cui non riuscivamo più a gestire il lavoro a mano, che facevo con un vecchio arcolaio”, ricorda Giulia. “Oggi la gente è abituata a comprare con un clic e ad aspettare un giorno per la consegna. Eravamo davanti a un bivio: fermarci o strutturarci. Ci siamo adattati rapidamente alle richieste del mercato”.
E così, la passione si è trasformata in un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti, con l’introduzione di macchinari dal Canada progettati per trattare piccole quantità di fibre animali. “Dal primo cappello e dalla prima sciarpa, abbiamo visto crescere una comunità attorno a noi“, racconta Giulia. “Ogni gomitolo che produciamo porta con sé una storia, quella di un cane amato“.
Come funziona? Basta andare sul loro sitoper scoprirlo: “Il prezzo medio varia in base diversi fattori (stato di igiene del materiale inviato, presenza o meno di impurità, lunghezza della fibra, etc..) – si legge -: la lavorazione a 3 capi, ideale per la realizzazione di indumenti perché permette di avere un filato più compatto e resistente, ha un costo da € 24 ad € 40 ogni 50 gr di lana (iva esclusa). Per i 500 gr di minimo che filiamo, puoi spendere da €240 a € 400 + iva, mediamente la resa è alta e quindi, con questo quantitativo, riesci a realizzare un completo sciarpa e berretto”. Per la lana di gatto, invece, “il prezzo viene concordato di volta in volta. Spesso questa necessita di ulteriori passaggi nella lavorazione, come ripetute cardature”. In ogni caso, “consigliamo sempre di inviarci un campione di sottopelo (quello che entra in una busta da lettere) al fine di potervi fare un preventivo quanto più preciso possibile”, si legge ancora sul sito dove si può trovare anche la lista delle razze di cani per le quali è possibile filare il pelo.
Oggi la fattoria didattica è diventata un punto di riferimento, non solo per la qualità dei filati, ma anche per le attività educative: “Abbiamo tante richieste anche dall’estero: soprattutto Spagna e Stati Uniti”, afferma Giulia. “Abbiamo scelto di investire in ciò che amiamo”, concludono Giulia e Alessandro, “e ogni giorno è un nuovo capitolo della nostra storia. È incredibile come una passione possa trasformarsi in una realtà sostenibile. Siamo grati a ogni cliente che ci sostiene e condivide il nostro sogno”.
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