Neonata Cosenza, Rosa Vespa aveva provato a prendere un altro bambino. Gli inquirenti: "Il marito è sembrato ignaro, valutiamo"

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Prima di prendere la piccola Sofia, con la scusa che doveva essere visitatadal medico, sembra che Rosa Vespa, la donna che ha rapito una neonata nella casa di cura "Sacro Cuore di Cosenza, abbia bussato alla porta di un'altra paziente che aveva partorito da poco chiedendo alla stessa se il bambino dovesse fare il bagnetto. E ricevendo una risposta negativa. È quanto è stato spiegato oggi corso della conferenza stampa in questura per illustrare i dettagli del rapimento lampo consumato martedì sera nella città calabrese ai danni della neonata di appena un giorno, ritrovata dopo circa tre ore dalla polizia.

Sofia, in sostanza, è stata "una vittima casuale" dal momento – ha spiegato il capo della squadra mobile Gabriele Presti – che "nessun contatto" è emerso "tra la famiglia della piccola e i coniugi" Rosa Vespa, originaria di Castrolibero, e il senegalese Aqua Moses, sottoposti a fermo. Di certo, i parenti della coppia finita in carcere erano "del tutto estranei" all'accaduto. A loro, sembra che Rosa avesse detto che era andata da sola a partorire in clinica perché ci sarebbero stati dei casi di Covid e di conseguenza restrizioni circa la possibilità di ricevere visite da parte dei familiari. Ma, in un primo momento, "ci è sembrato ignaro lo stesso coniuge" della donna, "poi questo è da valutare", ha detto l'ispettore della Squadra mobile di Cosenza Claudio Sole parlando con i giornalisti ai quali, per quanto riguarda Moses, ha raccontato che "non si è capito se è stato un errore prendere una bambina perché pare che in una pasticceria avessero chiesto informazioni su una torta con un nastro rosa che poi non è stata ordinata, ci sono accertamenti in corso".

Dalla testimonianza dell'ispettore è emerso che il ritrovamento della bambina e il fermo dei due rapitori è avvenuto a Castrolibero, nell'appartamento dei coniugi dove era in corso una "festicciola organizzata per il rientro a casa". "C'erano degli ospiti all'interno dell'abitazione, – racconta l'ispettore Sole – era un attimo di convivialità, di festa. Ci è stata indicata una stanza all'interno della quale c'era una culletta, con dentro adagiata la bambina che sonnecchiava. Una cosa organizzata sicuramente con la premeditazione di compiere il gesto. I due non hanno opposto resistenza, la donna è caduta in un mutismo totale, non ha proferito parola. Gli ospiti erano del tutto ignari, ma ci è sembrato ignaro anche lo stesso coniuge, poi questo è da valutare".

"La posizione del marito è da stabilire, ma sicuramente era presente nel momento dell'atto". Il capo della Mobile Presti non ha dubbi e ha sottolineato, inoltre, che le "indagini si concentreranno anche sulla sicurezza del punto nascite" della clinica "Sacro cuore" dove il rapimento è avvenuto. In merito alla ricostruzione dell'accaduto, il dirigente della polizia di stato ha riferito che Rosa Vespa ha detto alla mamma della neonata di essere una "puericultrice e inoltre indossava la mascherina. Questo ha fatto guadagnare tempo alla coppia".

"È oggetto di accertamento – ha aggiunto Presti – se abbia o meno bussato ad altre stanza ma di certo è rimasta diverso tempo all'interno" della struttura. Proprio per questo motivo ci sono "indagini anche per capire se avesse fatto sopralluoghi" nei giorni precedenti. Di certo, ieri avrebbe stazionato per diverse ore nelle vicinanze della clinica. Agli investigatori, i due fermati avrebbero "ammesso le loro responsabilità. Subito hanno provato a mitigare, giustificando il fatto con gravidanze che non erano andate a buon fine".

Sul caso della bambina rapita è intervenuta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ringraziano la "squadra mobile della Questura di Cosenza per aver ritrovato e riportato ai genitori la neonata rapita in ospedale". "Sono state ore di grande preoccupazione per la mamma e il papà della piccola Sofia – ha aggiunto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi – In poche ore i rapitori sono stati arrestati e i genitori, dopo tanta paura, hanno di nuovo potuto stringere la piccola". "Un caloroso abbraccio alla piccola Sofia, con l'augurio di una vita felice", invece, è stato espresso dal presidente della Camera Lorenzo Fontana.

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