Riciclabili, ecologiche, mobili ed economiche: perché le case in cartone saranno il futuro

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Secondo il global status Report for Building and Construction dell'Unep, nel 2022 l'edilizia è stata responsabile del 30% della domanda energetica mondiale, 34% se si considera anche l'energia per la produzione di materiali da costruzioni. Il paradosso è che, nonostante ciò, l'emergenza abitativa cresce, come cresce la richiesta di abitazioni a basso costo, specie dopo eventi che danneggiano il patrimonio edilizio, come terremoti, frane, alluvioni, esondazioni e per fare abitazioni dignitose sia agli sfollati interni che ai migranti oltre i propri confini. Il disagio abitativo esiste anche nel nostro Paese, a causa del costo della vita e del mercato immobiliare e di un sostanziale disinteresse delle istituzioni.

A fronte di questa crisi, l'architettura sperimenta sempre di più soluzioni originali e innovative, come meno impatti sull'ambiente sia rispetto all'estrazione delle materie prime che dei processi di lavorazione dei materiali edili, così come dalla fabbricazione degli elementi componente la costruzione degli edifici, dal periodo di utilizzo fino alla dismissione. Una di queste soluzioni è l'utilizzo di case ed edifici in cartone, al centro del libro Sistemi costruttivi in cartone. Caratteristiche e prestazioni, delle ingegnere Marianna Rotilio e Chiara Antonietti (Franco Angeli editore).

Un materiale ecocompatibile, biodegradabile e resistente

A fronte della crescente richieste di edifici flessibili e temporanei, cresce l'interesse verso il mondo del cartone, composto dal polimero più comune al mondo, ovvero la cellulosa, e derivato sia da materia legnosa o non legnosa che da riciclo. È un materiale ecocompatibile, biodegradabile, originato da risorse naturali rinnovabili, resistente, economico e soprattutto, appunto, circolare (in Italia se ne riciclano 3,6 tonnellate). I tipi di cartone utili alle costruzioni sono vari, spiega il saggio: cartone teso, ondulato, alveolare oppure tubi di cartone. In Europa si produce soprattutto quello ondulato (24 milioni di tonnellate,4,3 milioni solo in Italia, al secondo posto). La ricerca scientifica si sta occupando sempre di più di colmare alcune lacune rispetto alla ricerca su questo materiale, che riguardano le sue proprietà meccaniche e la sua caratterizzazione termiche, le sue proprietà acustiche. Al momento, per soddisfare i requisiti di sicurezza, lo strato in cartone deve essere associato ad altri materiali, anche se in questo modo perde la sua caratteristica di circolarità.

Ad oggi più della metà delle sperimentazione, spiegano le autrici citando alcuni esempi suggestivi, come la Paper House costruita in Giappone nel 1995, ha per oggetto pannelli compositivi sia con funzione strutturale che non, da impiegare per pareti, pavimenti, tetti e soffitti. Questi pannelli prevedono un'anima di cartone ondulato o alveolare associato a intelaiature in legno o metalli e diversi strati di rivestimento, anch'essi in legno oppure acciaio, alluminio o fibra di vetro, gesso o altro. Un'ulteriore linea di ricerca è quella che riguarda l'uso strutturale dei tubi di cartone, impiegabili come pilastro o travi o aste di sistemi reticolari.

L'utilizzo nel caso delle emergenze

Ma quanto durano gli edifici in cartone? Ancora non molto, anche se la durata può variare da pochi mesi ad alcuni anni. Oggi ancora si tratta infatti di padiglioni e strutture espositive, alloggi emergenziali, edifici pubblici come musei, teatri e scuole eventualmente post disastro. Si trovano per il 52,4% in Europa, per il 23,8 in Nord America, per il 16,1% in Giappone e, anche se ancora rari, sono progetti utili per sensibilizzare l'opinione pubblica, anche se per avere effettivi benefici "servirebbe una introduzione massiccia e una produzione industriale di questi materiali".

Le autrici concludono il libro con il racconto di un focus test, fatto per verificare, appunto, quanto la popolazione conosca e sia sensibilizzata al tema degli edifici in cartone. Tutti i partecipanti hanno associato questi edifici a caratteristiche come la riciclabilità, ma anche la leggerezza ed economicità, mentre ne hanno sottolineato la possibile vulnerabilità all'acqua e al fuoco. Tuttavia, concludono, "l'uso del cartone suscita interesse, anche se non mancano perplessità e lo si pensa utile soprattutto per spazi espositivi. C'è inoltre una discreta conoscenza del cartone, ma ancora non risultano essere note ai più le proprietà che ne permetterebbero un valido impiego nel mondo dell'edilizia Nonostante ciò, nei confronti delle possibilità d'uso innovative del materiale le persone provano curiosità e interesse spinte anche dal tema della sostenibilità ambientale. Sembrerebbe dunque molte utile e necessario svolgere più attività di tipo divulgativo riguardo le possibili applicazioni del cartone in edilizia e continuare con lo sviluppo di ulteriori studi e sperimentazioni".

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