Shampoo in fuorigioco: l'arbitro torna in spogliatoio e trova uno sconosciuto. "Stava scroccando una doccia"

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Domeniche Bestiali è una rubrica notoriamente colta. Nell’ultimo episodio abbiamo parlato di poesia, con Montale, questo giovedì invece parleremo di cinema e del capolavoro dei MontyPython, "Il senso della vita". In quella splendida commedia ci si interrogava, appunto, sull’esistenza. A cosa si deve l’esistenza di Domeniche Bestiali? Alle meraviglie che all’improvviso e in poche righe si palesano nei noiosissimi comunicati dei giudicisportivi, principalmente: ne abbiamo offerto un saggio giovedì scorso, con le ossa di bistecche tirate contro arbitri e avversari, ne offriremo uno di pari livello e forse anche di più…peraltro proprio in stile Monty Python. E tanto altro, ovviamente.

IL SENSO DI DOM BEST
Veniamo subito al dunque, che siamo gente di sostanza. Immaginatevi a spulciare le solite cose: il difensore Tizio che tira un pugno al centravanti Caio, l’allenatore Sempronio che tira giù il calendario, i tifosi della Pescolamazzese 1931 che tirano fumogeni in campo e via così, fin quando ci si imbatte nel Santo Graal del cercatore di bestialità. Un rigo striminzito, una multina da 50 euro al Vanchiglia1915, società piemontese, perché: "Per aver consentito l’accesso di un soggetto estraneo allo spogliatoio dell’arbitro (soggetto che peraltro all’ingresso dell’arbitro stava facendosi la doccia)". Ecco: l’arbitro che entra nel suo spogliatoio e trova un tizio, sconosciuto, nudo, che si sta facendo la doccia. Immaginatevi la scena. Serve aggiungere altro?

ROSSO, UN AMORE CHE NON POSSO
Eh sì, la canzone di Raffaella Carrà calza bene per l’iniziativa dell’Everton, che stante la rivalità coi "Reds" del Livepool ha vietato qualsiasi cosa di colore rosso all’interno del suo nuovo stadio. Persino il ketchup per gli hot dog è diventato blu. Integralismi che non ci piacciono: i tifosi della Narnese in questo caso potrebbero essere tranquillamente presi ad esempio, loro le bistecche, rosse, se le mangiano e tirano gli ossi in campo.

…E QUELL’UOMO GRIDAVA GELATI
Idem come sopra, quando si tratta di cibo l’esempio sono i tifosi della Narnese, mentre la deriva commerciale che sta prendendo il pallone viene perfettamente sintetizzata nell’episodio che riguarda EcuadorVenezuela. Ricordate il rider che ha portato il pallone all’arbitro in River-Tallares? Questa volta invece è stato il gelataio a portarlo all’arbitro, offrendogli anche un cono, prima del calcio d’inizio. Non ci piace, ribadiamo: in tema cibo l’esempio sono i tifosi della Narnese, o Jean Marie Pfaff che in una partita di beneficenza mangiava, appunto, un gelato in campo.

IL FURTO
Documenti rubati? Chissene: è una buona occasione per protestare. È la ragione che ha portato alla multa da 100 euro all’Asd Steaua Torino, società di Calcio a 5 Serie D: "Per la condotta antisportiva ed irrispettosa dei propri tesserati che, di fronte alla richiesta dell’arbitro di trattenersi presso l’impianto di gioco sino all’arrivo dei Carabinieri, per formalizzare il furto dei documenti identificativi dei tesserati della Cossatese dallo spogliatoio arbitrale, non solo rifiutavano di collaborare ma approfittavano di tale richiesta per contestare in modo irrispettoso l’operato dell’arbitro".

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