
Ventenni attaccano banane sulla "ragazza nera" di Price, a Firenze: "Non è goliardia né ragazzata, è razzismo"

03/27/2025 08:24 AM
“È un fatto che ci deve preoccupare. Un atto violento come sono in certi casi violente e pericolose le parole, i gesti, i simboli”. Si esprime così, con sgomento e preoccupazione, Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento e curatore della mostra diffusa Thomas J Price in Florence, commentando quanto accaduto ieri, mercoledì 26 marzo. A quanto si apprende, due ventenni – che si sono presentati come influencer – sono stati colti in flagrante dalla polizia municipale mentre, in Piazza della Signoria, attaccavano con del nastro adesivo delle banane sulla statua dell’artista britannico Thomas Price, intitolata Time Unfolding e raffigurante una ragazza nera, simbolo di una giovane d'oggi che fissa il cellulare mentre dà le spalle alla bellezza di Palazzo Vecchio e del David. Una scelta simbolica, ha motivato Price a Repubblica, quella di mettere al centro della Piazza una donna nera di quattro metri per scardinare il modello interiorizzato di bellezza classica.
Ma altrettanto simbolica e preoccupante è stata l’azione dei ventenni, come ha affermato Risaliti: “Non è arte quella di questi due ragazzi, non è performance, non è attivismo. Ci si guardi bene dal considerarla goliardia, una ragazzata. È purtroppo un gesto che significa quello che è drammaticamente: qualcosa di osceno e violento che si chiama razzismo, anzi che è razzismo, frutto anche di ignoranza bestiale”. I ragazzi sono stati fermati e identificati, e contro di loro è scattata una multa di 160 euro per violazione del regolamento di polizia urbana. “Un atto inqualificabile”, lo ha definito l’Assessore comunale alla cultura Giovanni Bettarini.
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