"A Gaza reazione giusta, non ci sono stati troppi morti": le parole del ministro degli esteri israeliano da Bruno Vespa

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Troppi morti a Gaza? “No, assolutamente no“. Parola del ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar che ha risposto così, ospite Cinque Minuti su Rai1, alla domanda di BrunoVespa che gli ha chiesto se sia stata eccessiva la risposta di Tel Aviv nella Striscia. “In guerra ci sono sempre le tragedie, la morte di persone che non sono coinvolte. Ma il modo in cui hanno combattuto i terroristi da dentro gli ospedali, da dentro le scuole, immersi nella popolazione civile, deliberatamente hanno messo a rischio la vita dei cittadini palestinesi. La cosa importante che va capita è che noi abbiamo fatto tutto secondo il diritto internazionale“, ha aggiunto il ministro di Netanyahu.

Tutto questo mentre il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha affermato che 62 persone sono state uccise nel territorio palestinese nelle ultime 24 ore, portando il bilanciocomplessivo di 15 mesi di guerra a 46.707 morti e almeno 110.265 feriti. Vespa ha quindi citato una inchiesta del New York Times secondo cui per uccidere un terrorista di medio calibro in media sono stati uccisi 20 civili nella Striscia. “Io non credo che siano cifre accurate queste”, ha replicato Sa’ar. “Purtroppo la stampa occidentale spesso si basa su dati palestinesi che spesso si rivelano falsi e sbagliati. Noi abbiamo un consulente legale per ridurre al minimo i danni contro la popolazione civile. Ma voglio aggiungere una cosa: noi – ha aggiunto il ministro – volevamo finire la guerra molto tempo fa. Se Hamas avesse riconsegnato gli ostaggi, non dopo 15 mesi, ma molto prima, la guerra sarebbe finita molto prima. Ci è stata imposta, è stata imposta su Israele da coloro che hanno iniziato questa guerra, cioè i terroristi di Hamas”.

Parole che indignano Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi-Sinistra che ha definito le dichiarazioni del ministro degli esteri israeliano “inaccettabili e imbarazzanti“: “Di fronte a decine di migliaia bambini e donne, uomini e anziani morti sotto le macerie dei bombardamenti, che tutti noi vediamo da mesi nelle immagini strazianti e colpevoli solo di essere palestinesi, ci vuole davvero un bella faccia tosta affermare ‘non ci sono troppi morti’. Un'indecenza“, sottolinea Fratoianni: “Forse la Rai – conclude il leader di Sinistra italiana – dovrebbe evitare in futuro di fare il megafono a personaggi simili”.

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