Addio Kvara: ma davvero ha tradito Napoli? 5 falsi miti da sfatare sulla cessione
Oggi alle 12:58 PM
Kvicha Kvaratskhelia dà l’addio al Napoli per andare al PSG. Ma fanno bene i tifosi ad essere arrabbiati? Prima parliamone un attimo…
Ok, è il momento di sederci un attimo, guardarci negli occhi e parlarne col cuore in mano. Avete presente la famosa “intervention” di Ted Mosby in How I Met Your Mother? Ecco, credo sia proprio l’ora di prendere un attimo alcuni tifosi del Napoli, abbracciarli e dargli un po’ di pace.
Siete sconvolti, delusi, arrabbiati, spaesati. Assolutamente comprensibile: va via uno dei principali artefici dello storico scudetto di un anno e mezzo fa e lo fa così, all’improvviso, in pieno gennaio e a campionato iniziato. Io stesso, che considero Kvicha un fratellino minore per la gioia che mi ha dato a maggio 2023, mi sento come se andasse via un pezzo di me. Fa male, ma dobbiamo accettarlo.
Traditore! Ci lasci nei guai! Non è vero, o meglio è vero solo in parte. Questo è ciò che una certa narrazione ci ha portati a credere, frutto anche di alcuni falsi miti sviluppatisi sulla questione Kvaratskhelia. Perciò, appunto, prendiamoci un caffè e proviamo a ragionare un attimo insieme su tutto. Provo a farvi cambiare idea, o almeno a farvene una ragione!
“No, non è andato via lui: è il Napoli che lo cede”
C'è una cosa che molti dimenticano: Kvaratskhelia non ha mai puntato la pistola alla testa a nessuno. Sì, ha chiesto la cessione, ma è stato il Napoli, con Conte alla guida, a prendere la decisione di lasciarlo andare.
Se Kvara fosse stato davvero imprescindibile, il Napoli, come già fatto quest’estate, avrebbe detto no all'offerta del PSG e avrebbe rinviato il tutto a gennaio. E invece no. La verità è che il Napoli ha ritenuto che fosse arrivato il momento giusto per chiudere il ciclo, incassare una delle cifre più alte di sempre a gennaio e fare un altro passo in avanti.
“Lascia il Napoli nei guai perché va via a gennaio”
Diciamo subito che non è proprio così. Il Napoli non è nella posizione di "rimanere nei guai" senza Kvaratskhelia. Se pensiamo all'alternativa già presente in casa, David Neres, possiamo immaginare una ripartenza senza troppi intoppi.
Anzi, alla lunga Kvara poteva iniziare a rappresentare un problema: Neres e Politano al momento sono molto più in forma di lui e quindi probabilmente sarebbe scattata qualche panchina per lui, con sviluppi poi difficili da prevedere. Ma mister Conte non vi ha dato l’impressione di aver imparato a fare già a meno di lui negli ultimi mesi?
Inoltre, questa cessione permetterà al club di rafforzare il bilancio e investire sul futuro, magari con qualche colpo da sogno, come Garnacho. Tutto sommato, una soluzione vantaggiosa per tutti: per Kvara che cambia aria, per il PSG che acquisisce un talento assoluto e per il Napoli che scrive una nuova pagina.
Ha fatto solo sei mesi buoni
In tanti dicono che Kvara ha avuto solo sei mesi buoni, ma questa è un’altra inesattezza clamorosa sul suo conto. Certo, il primo periodo a Napoli è stato straordinario, forse uno dei migliori a livello mondiale. Quello che è vero è che in quei 6 mesi, i primi a Napoli, è stato letteralmente un alieno, in quel momento era forse fra i primi 3 al mondo.
Dopo si è semplicemente ritrovato invischiato nel calo del Napoli di Spalletti (da febbraio in poi) e poi nella disastrosa stagione dell’anno scorso. Disastrosa per tutti, non solo per lui, che comunque è rimasto sempre il primo degli azzurri in qualsiasi classifica di rendimento, portandosi peraltro a casa 16 gol e 12 assist in poco più di un anno.
Peraltro con Conte in questi primi mesi è stato molto sacrificato, in un ruolo che non gli appartiene del tutto e che ne limita un po’ il talento esplosivo. Magari con questa cifra il Napoli potrà prendere un profilo più adeguato a ciò di cui ha bisogno il mister. Vogliamo valutare anche questo o no?
Va al PSG solo per i soldi
Qui si arriva quasi al paradosso. C'è una percezione errata che il PSG sia solo una squadra dove si va per i soldi, ma questa è una visione molto riduttiva. Sì, la Ligue 1 è un campionato inferiore alla Serie A, e neanche più così tanto: avete visto l’exploit del Brest in Champions League? Ma va tenuto in conto questo aspetto: il PSG è una delle squadre più prestigiose al mondo, e non dimentichiamoci che hanno fatto due semifinali e una finale di Champions negli ultimi cinque anni!
Per un calciatore di 23 anni, passare a un club che ogni anno ha l'obiettivo di vincere la Champions League non è affatto un downgrade. Anzi, è un'opportunità di crescita incredibile. E se Kvara riuscisse a vincere con il PSG dove non sono riusciti Messi, Mbappé e Neymar? Non sarebbe una enorme soddisfazione, molto più che vincere uno scudetto già vinto una volta a Napoli?
- Kvara è come Higuain e Osimhen, Cavani e Lavezzi meglio di lui
Anche questo è un falso clamoroso. C’è un motivo se i napoletani ricordano male Higuain: scappò via senza neppure una spiegazione al club rivale per eccellenza facendo le visite mediche di nascosto in Spagna. E lì sì che decise lui, perché c’era una clausola rescissoria.
Di Osimhen poi non ne parliamo neppure: ha fatto il diavolo a 4 per andar via, già l’anno scorso era diventato un problema nello spogliatoio ed è stato una delle ragioni principali della stagione disastrosa del Napoli. Quest’estate poi ricordiamo tutti lui e il suo procuratore che cosa sono stati capaci di combinare e l’epilogo tragicomico della sua vicenda.
Kvara è rimasto lì, in silenzio, ha giocato con e per la squadra senza mai creare un solo problema e poi quando è arrivata l’offerta, visto che non sembrava esserci molto feeling fra lui e Conte (e da entrambe le parti!), ha chiesto (e ottenuto!) di andar via, senza clausole né niente.
Ha deciso il Napoli, come dicevamo prima. Cavani e Lavezzi? Fecero una scelta praticamente identica, solo che la fecero a giugno. Ma perché? Perché il Napoli non li cedette prima, molto semplicemente. Scelta, va ribadito a caratteri cubitali, assolutamente legittima.
Alla fine c’è una sola verità che non vogliamo accettare
In fondo, c'è una cosa che i tifosi spesso dimenticano: i calciatori sono ragazzi giovani, che hanno davanti a sé una carriera di 10-15 anni, se gli va bene, e devono cercare di massimizzare le soddisfazioni professionali e i guadagni.
🥹💙 Kvara visits the Maradona murals at 3am to say goodbye to Napoli
🎥 CalcioNapoli24 pic.twitter.com/IJxnf575nm
— Italian Football TV (@IFTVofficial) January 15, 2025
Per loro, soprattutto se stranieri, una città vale l'altra, che sia Napoli, Milano o Londra. La loro casa è altrove, ed è più probabile che crescano con il mito di squadre come il Manchester United o il Real Madrid, piuttosto che con quello del Napoli. Purtroppo.
Napoli è speciale? Lo è, e basta guardare il video di Kvara che va a “salutare” Maradona ai quartieri spagnoli prima di andar via. Ma non basta questo per venire dalla Georgia, stupire il mondo e poi chiudere la carriera in una squadra bella, forte e tutto ma che difficilmente arriverà sul tetto del mondo. Cosa che invece il PSG può fare molto di più. Comprendiamo questa ragione, facciamocene una ragione e abbracciamo Kvicha con un grande in bocca al lupo. Se lo merita!
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