Elezioni in Germania: AfD e Sahra Wagenknecht, i due partiti esclusi (per ora) da tutte le alleanze. Dai migranti ai sussidi: i programmi

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Manca poco più di un mese al voto per il rinnovo del Bundestag tedesco e i sondaggi lasciano intendere che si andrà verso una nuova Große Koalition guidata dalla CDU/CSU. Non è chiaro però chi potrà essere il partner di minoranza. Tra i veti incrociati, due attori politici paiono, almeno stando alle dichiarazioni pre-eletorali, esclusi a priori: Alternative für Deutschland e Bündnis Sahra Wagenknecht. I loro programmi elettorali presentati nel fine settimana lasciano capire quali sarebbero le loro proposte elettorali se il muro della Cdu di Friedrich Merz dovesse crollare.

Remigrazione ed Europa delle Patrie – Alice Weidel, candidata da AfD alla Cancelleria al coro di "Alice für Deutschland" che ricorda il motto della SA "Alles für Deutschland". Distaccato nei pronostici di 11 punti percentuali dalla Cdu, il partito cerca la maggioranza come la FPÖ in Austria, anche se poi nessun'altra forza vorrà allearvisi, almeno stando alle dichiarazioni pre-elettorali. Il programma di AfD varato al congresso straordinario a Riesa segna la normalizzazione della sua radicalizzazione. Si parla esplicitamente di "remigrazione". Anche se storicamente il termine indicava in gli emigrati tedeschi che tornarono volontariamente dalle Americhe nel 1900, a destra la si intende come sinonimo di espulsioni di massa. Ma Weidel è abile a giocare sul limite del consentito: è riferita solo agli irregolari, dice. Altri punti programmatici per i primi 100 giorni di governo: denuncia del sistema di asilo europeo, rigetto alle procedure di concessione rapida della cittadinanza, progetto di Europa della Patrie ed uscita dall'euro, schermo, quest’ultimo, per non esplicitare la Dexit, ossia l’uscita dall’Unione europea.

Famiglia tradizionale, nonostante la propria leader – AfD riconosce solo "la famiglia composta da padre, madre e figli, è il nucleo della società", in aperta contraddizione con il fatto che la sua leader ha una compagna. L'aborto deve restare vietato, ma senza sanzioni nelle prime dodici settimane, però alle donne devono essere mostrate ecografie per vedere come si sviluppa il feto. C’è poi la lotta al gender con le parole di Weidel: "Aboliamolo e buttiamo fuori questi professori!".

Abbandono della convenzione sul clima – Dovrà essere abbandonato l'Accordo di Parigi sul clima rigettando i divieti ai motori ai scoppio e ai riscaldamenti a gas, per tornare al nucleare e reimportare metano da Mosca. Le pale eoliche, come quelle nel Reinhardswald dell’Assia, per Weidel sono "mulini a vento della vergogna". Anche se in un'intervista, cercando di ridimensionare i toni, ribadisce che devono cadere le sovvenzioni alla transizione energetica.

Patriotische Jugend – Prevista al primo di aprile la nascita della nuova organizzazione giovanile, la Patriotische Jugend: per farne parte sarà obbligatoria l'iscrizione al partito, salvo per i minori di 16 anni. Un escamotage per evitare che la forma associativa dell'attuale Junge Alternative, considerata dai servizi a tutela della Costituzione chiaramente di estrema destra e da rendere illegale, ne provochi la chiusura ministeriale.

La linea di BSW – A Bonn si è svolto contemporaneamente il congresso del BSW. Il partito pacifista e per la distensione di Sahra Wagenknecht, contro la corsa al riarmo, le consegne di armamenti e il ritorno alla leva. Nelle richieste economico-sociali, il BSW non nasconde le proprie origini come costola distaccata dalla Linke. Si impegna a porre un tetto agli affitti a livello federale. Propone l'aumento del salario minimo a 15 euro – come la Spd– e pensioni minime a 1.500 euro. Auspica la patrimoniale e specularmente la sostituzione dell’indennità di cittadinanza con un’assicurazione contro la disoccupazione “orientata ai costi". Critica l'insufficienza dell'apparato scolastico e si impegna a garantire pranzi gratuiti in asili e scuole. Si schiera per una riforma del freno al debito per garantire la manutenzione delle infrastrutture.

Punti di contatto con AfD – Sahra Wagenknecht si trova però sulla stessa linea di AfD, anch’essa contraria alle sanzioni alla Russia, definite "un programma di stimolo per l'economia statunitense e un programma killer per le aziende tedesche ed europee", e al supporto militare all'Ucraina. Punti di contatto si ritrovano anche nella richiesta di una diversa politica energetica con la richiesta di importazioni dirette di gas dalla Russia, differenziandosi tuttavia sulla volontà di arrivare a una statalizzazione delle reti elettriche. Analogie anche nell'auspicio di una politica migratoria più rigida: "Chi entra da un Paese terzo sicuro non ha diritto di soggiorno. Chi non ha diritto di soggiorno non ha diritto a una procedura di asilo e nemmeno alle prestazioni sociali". Alle critiche Wagenknecht ha replicato che un freno, quando mancano alloggi e le classi scolastiche hanno già troppi allievi che non sanno la lingua, è solo buonsenso. Anche le critiche alla gestione della pandemia Covid sono usate da Wagenknecht per cercare consensi parlando di "clima di opinioni avvelenato" in cui la gente non si fida a dire quel che pensa.

Con tanti punti in comune, l’imperativo è cercare di differenziarsi: AfD fa politica per miliardari e imprese, mentre BSW è per un'economia sociale di mercato. Per Wagenknecht un Cancelliere tedesco deve sapersi anche opporre agli Stati Uniti come fece Schröder e al congresso il marito Oskar Lafontaine, applaudito dai delegati, ha rinfocolato la retorica antiamericana affermando che se non si compra petrolio da Putin perché ha aggredito l'Ucraina non si dovrebbe acquistare neppure gas liquefatto dagli Usa perché hanno condotto più guerre. Il BSW ha raggiunto risultati a due cifre nelle elezioni regionali in Sassonia, Turingia e Brandeburgo, entrando nei governi negli ultimi due Länder. A Ovest non ha però altrettanta presa e non è sicuro di riuscire a raggiungere il quorum del 5% il 23 febbraio. Fuori dalla sala di Bonn un manipolo di oppositori innalzava uno striscione: "Wagenknecht marionetta di Putin".

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