Tre letture orientali, audaci e reali

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"Alla fine ci rinchiusero e mi toccò passare un sacco di tempo a scrivere confessioni. Sulla prima scrissi: 'Io e Chen Qingyang abbiamo avuto una relazione illecita'. Punto. Le autorità dissero che era troppo scarna e me la fecero riscrivere. Allora scrissi che io e Chen Qingyang avevamo avuto una relazione illecita, che me l'ero scopata un sacco di volte e che lei era consenziente. Dissero che mancavano i dettagli".

L'età dell'oro, di Wang Xiaobo (traduzione di Alessandra Pezza, a cura di Patrizia Liberati; Carbonio Editore), è un bellissimo ritratto (del quotidiano) del giovane intellettuale Wang, costretto, durante la Rivoluzione Culturale, a lavorare in una sperduta comunità rurale dello Yunnan, che racconta della sua iniziazione sessuale con la dottoressa Chen Qingyang e delle confessioni scritte che, in seguito, il Partito esige. Dieci anni dopo, Wang diventa un docente di Biologia a Pechino, ingranaggio perfettamente funzionante nella macchina ben oliata del Partito Comunista Cinese, nella noia degli anni Ottanta, tra sedute di sesso gratuito, ricordi del passato e il mediocre servilismo del presente.

Commovente e ironico, con forti analogie per ciò che concerne stile e tematiche a Giovane Babilonia di Lu Nei, Wang Xiaobo ha scritto un romanzo bellissimo. Reale, crudo e spassoso, L'età dell'oro si muove lungo un'epoca e diversi luoghi tratteggiando una satira coraggiosa e dissacrante della Cina della Rivoluzione Culturale, e oltre.

"Ai suoi occhi appariva mostruosa, la forma di vita più ignobile e orrenda del pianeta, e al contempo aveva colto una potente zaffata di frutti di mare putridi provenire dalle sue parti basse. In preda a un indicibile sgomento, con quella che continuava a ululare come una sirena, aveva estratto il coltello svedese dalla cintura dai jeans e l'aveva colpita con un fendente alla gola".

I grandi successi dell'era Shōwa, di Murakami Ryū (traduzione e a cura di Gianluca Coci; Atmosphere Libri), è una A Clockwork Orange in chiave giapponese che anticipa, con toni grotteschi e ironici, alcuni temi di Battle Royale e Squid Game e narra il tragicomico scontro all'ultimo sangue tra il sestetto di giovanotti capaci di emettere soltanto risate isteriche immotivate e di sfidarsi in estenuanti sessioni di carta-sasso-forbici e le sei vendicative e apparentemente innocue Midosi Sisters, massaie dalla personalità spietata. La violenza, cruda e brutale, in stile videogame, raccontata con una narrazione cinematografica che accentua lo shock visivo, diventa, nel romanzo, l'antidoto per combattere la noia della quotidianità e di un modello, quello giapponese della fine del secolo scorso, alle prese con le rovine della bolla economica ormai dissipata.

I grandi successi dell'era Shōwa è un libro audace, inquietante, che fa del karaoke il mezzo del disagio sociale e che porta all'assurdità delle vicende descritte. Vicende fuori dall’ordinario, che rompono il realismo di strade, pubblicità, microfoni, gonne, tacchi alti, con passamontagna, stivali militari, coltelli svedesi, lanciarazzi e bombe termobariche.

"Ma, se posso permettermi, a me era venuta voglia di ammazzarlo proprio perché era mio fratello. Non so se l'ha mai sperimentato, ma alcuni esseri umani provano quello che si chiama 'odio consanguineo'".

Il bruco e altri racconti, di Edogawa Ranpo (traduzione e a cura di Luca Domenichini; Atmosphere Libri), è una raccolta inquietante e grottesca che mette insieme sei lavori brevi di una delle firme più importanti della letteratura giapponese. Ne Il bruco, Sunaga, un ex soldato deformato in modo orribile da un’esplosione, torna dalla guerra privato di tutti gli arti e sordomuto. Sua moglie Tokiko se ne prende cura e intesse con lui un gioco erotico pregno di follia e depravazione fino a un tragico e malvagio finale. Ne I due menomati, i protagonisti si raccontano il proprio passato fatto di battaglie, omicidi commessi da sonnambuli e della ricerca di colpe morali.

La morte del sonnambulo vede come protagonista un uomo con la folle paura di dormire che si risveglia un giorno con il proprio padre morto accanto, convinto di aver commesso un omicidio. Un terribile errore è uno splendido esempio di analessi che narra del tragico incidente di una donna, con un finale aperto e misterioso. Il gemello è un lungo flashback in cui il protagonista, condannato a morte per omicidio, confessa un ulteriore crimine: l'assassinio del fratello gemello per usurpargli il posto. Una persona, due ruoli è un racconto sensuale che introduce i desideri reconditi di un marito che vorrebbe vedere sua moglie a letto con un altro uomo e le conseguenze della realizzazione di questa fantasia.

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