
Mobilità rosa, cresce il peso femminile sul mercato. Ma le occupate nell'automotive sono ancora poche

03/27/2025 06:03 AM
Nel 2024 le donne, in Italia, hanno immatricolato il 41,7% delle autovetture nuove, segnando un nuovo record nella mobilità rosa. A certificarlo, l'ultimo studio dell'UNRAE, l'associazione che rappresenta le case automobilistiche estere attive in Italia. Un dato che supera il 40,6% dell'anno precedente e conferma una tendenza ormai consolidata: la presenza femminile nel mondo delle quattro ruote non è più marginale né solo simbolica. È concreta, consistente, destinata a incidere sempre di più.
L'analisi mette in luce un altro fatto interessante: il Centro Italia guida questa trasformazione, con una percentuale di acquisti femminili superiore rispetto ad altre aree geografiche. Più attente al prezzo – la media degli acquisti si attesta sui 24.500 euro contro i 30.600 degli uomini – le donne confermano una propensione alla razionalità che si riflette anche nelle scelte di segmento con netta preferenza per le city car (segmento A) e le compatte (segmento B) e di alimentazioni.
Le auto ibride (HEV) si impongono infatti come prima scelta con il 37,9% delle preferenze, seguite da benzina (37,5%) e GPL (15,2%). Ancora basse le percentuali di elettriche pure (3%) e plug-in (1%), in linea con una certa prudenza verso soluzioni percepite ancora come complesse, costose o inadatte a un uso quotidiano non urbano. Eppure, qualcosa si muove anche lì.
Nel grande puzzle della mobilità italiana, il gentil sesso sta mettendo tasselli sempre più rilevanti, sia nella domanda sia – anche se con minore forza – nell'offerta. Solo il 19% degli occupati del settore automotive è infatti donna. Ma è nella fascia delle guidatrici che il cambiamento è più visibile: oggi il 40,3% del parco auto privato è intestato a una donna. In altre parole, una macchina su due e mezzo è nelle mani di una "Lei".
Il gentil sesso è entrato nel mondo dell'auto non più come passeggero o musa ispiratrice, ma come protagonista. E lo sta facendo a modo suo: pratico, selettivo, meno incline al feticismo motoristico – prerogativa maschile – ma più sensibile al comfort, ai consumi, alla sostenibilità.
I numeri, in fondo, parlano chiaro. Anche nei gusti cromatici. Il grigio resta il colore più amato (32,9%), seguito dal bianco e dal nero, con una distribuzione molto simile a quella degli uomini. E, a proposito di età, le acquirenti più attive si trovano nella fascia 46-55 anni, una stagione della vita in cui esperienza e decisione vanno spesso a braccetto. L'automobile, da sempre simbolo maschile per eccellenza, si scopre oggi interprete di una trasformazione silenziosa e profonda. Non c'è più una sola idea di mobilità. C'è una pluralità di scelte, di stili, di approcci. C'è un'Italia che cambia guida, nel senso più letterale del termine. E forse è proprio questa la notizia più vera: che il futuro della mobilità si sta scrivendo anche con la calligrafia femminile. Con tratto netto, sobrio, e soprattutto indelebile.
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