Ponte sullo Stretto, per Salvini altro ko al Tar: "Più tempo ai comuni per presentare documenti sui possibili danni ambientali"
Ieri alle 01:10 PM
I comuni avranno più tempo per presentare nuovi documenti e la posa della prima pietra del Ponte Sullo Stretto, semmai dovesse essere costruito, si allontana ulteriormente. Lo ha deciso il Tar del Lazio, che ha ammesso la possibilità di impugnare l’ok dato al progetto dal ministero dell'Ambiente (il parere positivo della commissione Via Vas), rendendo possibile l'integrazione documentale proposta dai comuni di Villa San Giovanni e Reggio Calabria. I documenti che potranno essere prodotti riguardano anche eventuali impatti ed i potenziali danni ambientali. L'udienza per discutere il merito del ricorso è stato rinviato a data da destinarsi. Un’altra sconfitta per il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, al centro delle polemiche da giorni per i disagi che si verificano sulla rete ferroviaria e dopo il ko incassato sulla precettazione dello sciopero del 13 dicembre.
Il ministero dei Trasporti e la Stretto di Messina Spa, società concessionaria per l’infrastruttura, avevano chiesto che il ricorso fosse giudicato inammissibile, ma i giudici amministrativi hanno rigettato l’istanza di inammissibilità e hanno accolto la richiesta delle due amministrazioni calabresi che contestano la Valutazione d’impatto ambientale sostenendo che i loro pareri sull’opera, in quanto pubbliche amministrazioni interessate, fossero rimasti inascoltati. Il ricorso, presentato dall'avvocato Daniele Granara, chiede la cessazione immediata delle attività per approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, poiché secondo i 104 ricorrenti causerebbe, tra le altre cose, danni ambientali.
“Anche questo passaggio conferma l'approssimazione e il dilettantismo del governo sul dossier ponte – attacca la senatrice M5s Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza Rai -. Un'opera che ha già a disposizione quasi 14 miliardi senza che ci sia un progetto esecutivo, e senza che siano stati chiariti impatti economici, ambientali e geologici. Meloni fermi Salvini: l’elenco dei suoi flop inizia a farsi pesante. Con tutti i guai infrastrutturali che ha il Sud, l'idea del ponte va accantonata immediatamente”.
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