
"Lui no perché è pregiudicato per omicidio". Tony Effe risponde: "Se non entra, vi ammazziamo tutti". Le carte dell'inchiesta per rissa in discoteca

03/23/2025 06:58 AM
Tony Effe, reduce dal Festival di Sanremo 2025, è stato indagato per rissa aggravata assieme ad altre 7 persone dopo una lite in una discoteca di Porto Cervo nell’agosto 2023. Con lui, un ultrà della Lazio, un pugile e altri due amici.
Come si legge dalle carte dell’inchiesta, riportate da Il Corriere della Sera, “soltanto 5 sono stati identificati: Nicolò Rapisarda (33 anni, nome all'anagrafe del cantante, segnalato per reati contro la persona, recidivo), definito il ‘personaggio pubblico promotore della lite’, Morgan Leonardo Moricca, 30, milanese, Gabriele Ritano, 34 di Olbia (per stupefacenti) e i romani Ermes Paolantonio, 33 anni (per stupefacenti), e Christian Perozzi, 34”.
Ma la mega rissa al Sanctuary, popolare discoteca della Costa Smeralda, come è nata? Dal fatto che a Perozzi è stato vietato di entrare: “Nella sua fedina penale figura anche una condanna per omicidio. Con tre amici, nel 2011 bastonò a morte in una strada di Roma il musicista Alberto Bonanni, deceduto per le ferite dopo tre anni di coma, ed è stato condannato a 11 anni”.
Una volta che Tony Effe si è accorto che nel gruppo entrato in discoteca non c’era Perozzi, da qui la frase pronunciata “Se lui non entra, vi ammazziamo tutti”. Poi la scazzottata durata in tutto 5 minuti “con lanci di paletti dei parcheggi usati come spranghe e lancio di sassi”.
L'inchiesta giudiziaria con un esposto-querela è stata presentata dall’avvocato Antonello Desini che rappresenta i titolari del Sanctuary: “Oltre ai danni materiali, ingentissi- mi, ci sono quelli provocati dalla chiusura per 15 giorni, disposta dal questore per la rissa e dai mancati introiti ad agosto”.
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