Pino Daniele a nudo, l'uomo dietro l'artista nei suoi aspetti positivi e negativi: arriva al cinema il documentario "Pino" di Francesco Lettieri

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Arriva per tre giorni al cinema il documentario "Pino" diretto da Francesco Lettieri. Gli appuntamenti in sala sono il 31 marzo, il 1 e il 2 aprile, mentre venerdì 28 marzo al Cinema Metropolitan di Napoli si terrà una speciale anteprima.

“Pino Daniele ci lascia un'enorme eredità culturale, artistica e musicale ma per me era importante raccontare l’uomo dietro l'artista nei suoi aspetti positivi e negativi, forse non è mai stato fatto – ha detto il regista Lettieri – Pino non se n’è mai andato, è rimasto nella città di Napoli e tra i suoi vicoli. Quando mi capita di camminare tra le strade della città le sue canzoni continuano a risuonare in ogni angolo. Bisognerebbe capire se questo santino di Pino che se n’è fatto oggi rispetti effettivamente il valore artistico di quello che ha significato per Napoli, per la musica e per l'Italia intera”.

Nel documentario tante le testimonianze raccolte da amici e colleghi: Fiorella Mannoia, Jovanotti, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Rosario Fiorello, James Senese, Rosario Jermano, Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Enzo Avitabile, Eric Clapton e Chick Corea e poi amici di infanzia, parenti e discografici.

In ogni parole si intravede il Pino Daniele cantautore, rockstar, 'icona pop, ma anche un compagno di banco, un amico sincero, un marito, un padre, un napoletano certo, ma innamorato della Toscana, di Roma e di Milano.

Accompagnato dalle musiche di Pino Daniele, tra cui l'inedito “Tien ‘mmano”, il documentario è il tentativo di raccontare tutto questo, partendo dalla sua musica, dalle sue canzoni, dai suoi esperimenti, fino ad arrivare a un inedito nascosto. “Ho creato una struttura su tre linee narrative: c’è una parte biografica, in cui si racconta la sua storia con i materiali di archivio inediti che scavano un pò nella sua vita privata, – ha continuato il regista all’AdnKronos – nel profondo di Pino e nel suo animo”.

E ancora: “Poi c’è una parte più recente in cui il giornalista e critico musicale Federico Vacalebre si mette alla ricerca di quello che resta di Pino e si rende conto che forse non se n’è mai andato”.

“C’è una linea è più lirica – conclude Lettieri – sono dei videoclip di alcune canzoni vecchie di Pino che non avevano video perché all'epoca non si facevano. In qualche modo, questi piccoli cortometraggi musicali raccontano delle storie. Oltre a condividere la napoletanità, l'arte di Pino e Liberato punta sempre a fare qualcosa che abbia un valore non solo per Napoli e per l'Italia ma anche al livello internazionale”.

Il progetto è stato appoggiato Fondazione Pino Daniele Ets che ha riconosciuto al documentario il sigillo "70/10 Anniversary", un marchio per gli eventi, progetti e manifestazioni che, oltre a rendere omaggio alla memoria di Pino Daniele, in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa e dei 70 anni dalla sua nascita.

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