Sinner e la prestazione corrosiva contro Shelton: di nuovo in finale agli Australian Open smontando le certezze dell'americano
Oggi alle 07:17 AM
Ancora la testa, sempre la testa. Quasi come un mantra. Quel fondamentale che non tutti hanno, che nel tennis ha un ruolo prioritario. La testa è stata la stella polare di Jannik Sinner per tornare di nuovo in finale all'Australian Open. Il punto di riferimento da seguire nei momenti di difficoltà, per poi rendere tutto facile, in scioltezza. Il 7-6 6-2 6-2 inflitto allo statunitense Ben Shelton assume i contorni di una lezionesevera, impartita non senza una serie di difficoltà, durate però solo un'ora e dieci su due e mezzo di partita. Jannik Sinner diventa cosi il giocatore più giovane ad aver raggiunto per due volte consecutive l'ultimo atto a Melbourne da PeteSampras tra 1994 e 1995. Corrosivo è la parola cardine per definire la prestazione dell'azzurro. Non la sua migliore (soprattutto nel primo set), ma quella che ci si aspetta da un numero 1 del mondo. Sinner non ha mai dato tranquillità a Shelton, anche nei momenti di maggiore esuberanza dello statunitense.
Anche quando il primo set sembrava ormai segnato, con il break subìto sul 5-5 e i due set-point da fronteggiare. L'azzurro ha fatto pagare a peso d'oro ogni indecisione, ogni difetto, entrando lentamente sotto la pelle del rivale. Una partita che è stata spigolosa, come detto, solo nel primoparziale, con Sinner costretto a gestire un ottimo Shelton ma anche il proprio andamento altalenante con la prima di servizio. Come al solito a fare la differenza è stata la capacità di saper leggere i momenti e di alzare il livello all'improvviso. Doti di cui ormai Sinner è maestro indiscusso nel circuito.
Il ritorno nell'ultimo atto a Melbourne è apparso quasi qualcosa di inevitabile fin dalla vigilia del torneo. Il ruolo di campione in carica, il numero 1 del mondo, il dominio lungo tutto il 2024, il sorteggio favorevole del tabellone. Tutte caselle di un puzzle che adesso prende la forma finale di AlexanderZverev, uscito vittorioso su Novak Djokovic dopo il ritiro del serbo, e adesso alla caccia del primo titolo Slam. La testa di serie numero uno contro la testa di serie numero due. Forse non il meglio che il tennis possa offrire, ma la sfida più coerente se si guarda alla classifica. Dopo 65 anni Sinner ha ora l'occasione di diventare il secondo azzurro capace di confermarsi in una prova del GrandeSlam. Il primo, e finora unico a riuscirci, è stato NicolaPietrangeli, campione al RolandGarros nel 1959 e 1960. Insomma, un nuovo appuntamento con la storia che potrebbe regalare al numero 1 del mondo il terzo titolo Slam in carriera, superando nella speciale classifica italiana proprio lo stesso Pietrangeli. La finale agli Australian Open vale inoltre 1.300 punti, per una classifica che adesso spinge l'azzurro a quota 11.130. Sempre più leader, sempre più dominatore.
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