Aggressione omofoba a Genova, minacciato e picchiato 25enne. Arcigay: "Situazione di crescente insicurezza"
Oggi alle 10:51 AM
Nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 gennaio, nel centro storico di Genova, un ragazzo di 25 anni è stato aggredito per il suo orientamento sessuale. Come riportato da il Secolo XIX, il giovane stava passeggiando insieme ad alcuni amici, quando è avvenuta la violenza. Secondo le testimonianze raccolte dalla polizia, il ragazzo è stato seguito e poi picchiato da almeno tre persone che lo hanno spinto contro un muro e l'hanno insultato. Gli amici della vittima, che hanno cercato di difenderlo, sono stati minacciati e picchiati. Poi i tre aggressori sono scappati.
Secondo la denuncia presentata in questura, non c’è stato alcun litigio precedente. Dell'episodio è stata anche informata la Digos, vista la matrice omofoba dell'aggressione.
Arcigay Genova ha chiesto un intervento della politica: "Insulti e violenza di gruppo ai danni di un venticinquenne, motivate esclusivamente dal suo orientamento sessuale”, si legge in una nota. “Un episodio che si inserisce in un crescente clima di odio e di attacchi verso persone e luoghi della comunità Lgbtqia+ che accomunano Genova, Roma, Milano, Bologna e Napoli dall'inizio del 2025. Questo trend, evidenziato dagli articoli di stampa dell'ultimo mese, mette in luce una situazione di crescente insicurezza in tutto il Paese”. Arcigay si è anche schierata a fianco del ragazzo che ha deciso di denunciare: “Sosteniamo con forza la scelta. Denunciare permette sia di rintracciare gli aggressori sia di restituire alla stampa, alla politica e alle forze dell'ordine un quadro sempre più reale delle violenze e delle aggressioni che su tutto il territorio nazionale sono caratterizzate da un movente omolesbobiatransfobico". Ma, dicono, senza una presa di posizione della politica non può bastare: "A fianco della denuncia, ci aspettiamo una condanna netta da parte di tutte le forze politiche e dell'opinione pubblica, per mostrare da un lato piena solidarietà e cittadinanza a ogni persona Lgbtqia+ aggredita e dall'altro per evidenziare che nella nostra regione non c'è spazio per nessun tipo di discriminazione o intolleranza. Ci uniamo alle voci delle recenti manifestazioni di Milano e Roma per chiedere alla politica regionale e nazionale di agire tempestivamente per la promulgazione di leggi a sostegno della comunità Lgbtqia+".
Un allarme condiviso anche da Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare, ha commentato su Instagram: "Un 15enne torturato dal padre. Un ragazzo picchiato a Genova. Non sono casi isolati: le aggressioni omofobe in Italia sono in costante aumento. Questo è il risultato di un clima alimentato da chi banalizza l'odio e ignora la violenza. Il governo non può continuare a voltarsi dall'altra parte. Servono azioni concrete ora per fermare questa spirale di intolleranza. Ripetiamolo: questo silenzio delle istituzioni è complicità".
Anche la la vicepresidente del gruppo M5s Senato, Alessandra Maiorino, coordinatrice del comitato diritti civili e politiche di genere del Movimento 5 Stelle è intervenuta: "Ancora una volta ci troviamo a denunciare un episodio di violenza inaccettabile: un atto vile che rappresenta il frutto avvelenato di un clima d'odio sempre più insostenibile”. E “il silenzio della politica, in particolare del governo e della maggioranza, su episodi come questo non è solo assordante, ma anche complice. Ministra Roccella, batta un colpo! Chi sceglie di non condannare apertamente atti di violenza omofoba si assume la responsabilità morale di legittimare questi comportamenti. Il crescente clima ostile nei confronti della comunità LGBTQI+ non è un caso, ma il risultato di una narrazione discriminatoria".
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