Il gigantesco iceberg A23a in rotta di collisione con la Georgia del Sud. A rischio pinguini, elefanti di mare e foche
Oggi alle 02:06 AM
L’iceberg più grande del mondo è in rotta di collisione con la Georgia del Sud, una remota isola britannica nell’Oceano Atlantico che rappresenta un vero e proprio rifugio per preziose colonie di pinguini imperatore, milioni di elefanti di mare e foche. L’iceberg A23a sta infatti ruotando verso Nord dall’Antartide e si trova a 280 chilometri di distanza dall’isola. Il timore è che possa arenarsi e frantumarsi, mettendo in pericolo la sopravvivenza della fauna selvatica. In passato, è già successo: la collisione di iceberg ha impedito a innumerevoli animali di procacciarsi il cibo, causandone la morte.
Ora scienziati, marinai e pescatori di tutto il mondo stanno esaminando con ansia le immagini satellitari per monitorare i movimenti quotidiani di questa regina degli iceberg. A23a è uno degli iceberg più antichi del mondo. Si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Filchner in Antartide nel 1986, ma è rimasto incastrato sul fondale marino e poi intrappolato in un vortice oceanico, fino a quando lo scorso dicembre si è liberato, intraprendendo quello che sembra essere il suo viaggio finale.
Le acque più calde a Nord dell’Antartide stanno sciogliendo e indebolendo le sue vaste che raggiungono i 400 metri di altezza. Un tempo misurava 3.900 kmq, ma le ultime immagini satellitari mostrano che si sta lentamente rimpicciolendo. Ora è arrivato a circa 3.500 kmq, mentre grandi lastre di ghiaccio si stanno staccando, sprofondando. Da un giorno all’altro A23a potrebbe dividersi in vasti segmenti, che potrebbero poi restare lì per anni, come città galleggianti di ghiaccio che navigano in modo incontrollabile attorno alla Georgia del Sud che sa bene cosa significa avere a che fare con questi "mostri di ghiaccio".
Non si tratta infatti del primo enorme iceberg che minaccia la Georgia del Sud e le Isole Sandwich. Nel 2004 uno di questi, denominato A38, si è arenato sulla piattaforma continentale, causando la morte di cuccioli di pinguino e di foca sulle spiagge. Gli enormi blocchi di ghiaccio hanno impedito agli animali di raggiungere le aree dove avrebbero potuto nutrirsi. Marinai e pescatori affermano che gli iceberg sono un problema crescente. Nel 2023 uno chiamato A76 li ha spaventati quando è arrivato vicino alla riva.
È improbabile che il cambiamento climatico sia stato la causa della nascita dell’A23a, poiché si è staccato molto tempo fa, prima di gran parte degli effetti dell’aumento della temperatura a cui stiamo assistendo ora. Ma certamente il riscaldamento globale ha un ruolo importante nel suo viaggio.
Prima che il suo viaggio giunga al termine, A23a ha lasciato un regalo di commiato agli scienziati. Nel 2023 un team del British Antarctic Survey a bordo della nave da ricerca Sir David Attenborough si è trovato nei pressi di A23a. Gli scienziati si sono dati da fare per sfruttare questa rara opportunità per studiare gli effetti dei mega iceberg sull’ambiente. In quell’occasione la nave è entrata in una fessura tra le gigantesche pareti dell’iceberg e la ricercatrice Laura Taylor è riuscita a raccogliere preziosi campioni d’acqua a 400 metri di distanza dalle scogliere. Ma il destino di A23a sembra ora segnato e, si spera, che il suo impatto sulla Georgia del Sud non sia spaventoso come invece si teme.
Foto di archivio
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