Sanremo 2025, Carlo Conti a FqMagazine: "Nelle canzoni in gara manca la guerra, ma al Festival ne parleremo con gli ospiti che verranno all'Ariston".

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Carlo Conti seduto sul bancone al centro dello studio di “TvTalk” a Milano, in Rai, ha accolto i giornalisti in arrivo. Un segno di rottura delle formalità e anche un modo per cercare di togliere un po’ di sacralità agli ascolti in anteprima dei brani del Festival di Sanremo 2025. Un Carlo Conti “famigliare” ha poi intrattenuto i presenti per tracciare un bilancio provvisorio dei brani e di quello che sarà il Festival, in partenza l’11 febbraio.

FqMagazine ha sottolineato al conduttore e direttore artistico che solo Willie Peyote e Rocco Hunt fanno dei riferimenti al nostro Paese sia in chiave di critica che sociologica. Mentre gli altri recuperano il senso dei rapporti umani. “Sono brani che raccontano le cose vicine a noi, più dirette, – ha detto Conti – e meno di ciò che ci circonda nel grande mondo. Non sono state presentate canzoni che parlano di guerra o di migrazione, ma questo non vuol dire che a Sanremo non parleremo di guerra o di tanti altri problemi che riguardano il mondo. Lo faremo con gli ospiti che arriveranno. Quasi tutti i brani parlano di rapporti contrastati, difficili. Si parla più del micromondo piuttosto che del macromondo che ci circonda, forse anche un modo per fuggire da quanto di gravissimo accade attorno a noi e tornare un pò di più dei rapporti personali”.

E come sarà il nuovo Festival? “Ogni sera avrà un sapore diverso con questi compagni di viaggio. La prima sera porterò degli amici. Come disse Ezio Bosso ospite ad un mio precedente Sanremo, ‘la musica come la vita si fa insieme’. E questa cosa mi è rimasta volendo condividere il Festival con degli amici. La seconda sera con Bianca Balti, una grande forza femminile, e un grande esempio di normalità della vita che deve continuare in ogni caso, il colore di Malgioglio e l'ironia di Frassica. La terza sera è rivolta alle donne, voglio essere circondato di donne con caratteri e mondi diversi, Myriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa. La quarta sera più glam e ironica con Mahmood e Geppi Cucciari, e l'ultima più istituzionale con Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan. Sarà un Festival da condividere insieme a tanti”.

“Su Emis Killa non sta a me giudicare, io scelgo solo le canzoni”– “Non spetta a me giudicare. Non sono un giudice. Con quale autorità devo dire ‘ci deve essere non ci deve essere’. Io scelgo le canzoni. Secondo me la canzone di Emis, come quella di Fedez, come quella di Elodie e di Lucio Corsi, tutte le 30 canzoni sono meritevoli di essere su quel tavolo. Non può essere vincolante o una discriminante per me dire ‘tu si e tu no perché hai delle amicizie’. A me interessa come si comporterà su quel palco. Il resto non lo devo controllare io. Non riguarda me”. Così Conti se non sarebbe stato “opportuno” non includere tra i cantanti in gara Emis Killa, socio di Luca Lucci, capo ultras milanista finito al centro di un'inchiesta della Procura milanese.

“Più spazio a canzoni e meno a chiacchiere e monologhi”– “I 30 brani sono anche pochi, perché ci potevano essere anche altri 6 brani che potevano essere tra questi. Preferisco avere un ospite o due o tre in meno, piuttosto che avere lo spazio per fare chiacchierate, monologhi, perché è il Festival della canzone italiana”.

“In corso trattativa per ospite italiano, ma internazionale”– “C’è in corso una trattativa per un artista italiano ma mondiale che non sappiamo se dirà sì o no. Cercherò di dirvi di più appena possibile, appena ci sarà quest'ultima trattativa internazionale clamorosa”.

Damiano David torna a Sanremo, senza i ManeskinDamiano David sarà il super ospite della seconda serata del Festival di Sanremo 2025, mercoledì 12 febbraio. Il frontman dei Maneskin, che ha recentemente rilasciato i singoli “Born with a Broken Heart” e “Silverlines”, che faranno parte del suo primo album da solista in uscita nel 2025.

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