Bologna, quarto attacco alla sede del Cassero: "Attacchi di chiara matrice omofoba e fascista"
Oggi alle 01:20 PM
Ennesimo attacco alla sede del Cassero, lo spazio culturale e politico della comunità Lgbtqia+ a Bologna. In pochi mesi il circolo ha denunciato di aver ricevuto quattro intimidazioni, vedendosi distrutto per tre volte lo striscione "Frocie sempre fasciste mai". La presidente del Cassero Camilla Ranauro nel lanciare l’allarme ha stigmatizzato il crescente odio verso la comunità Lgbtqia+: “Si tratta di attacchi di chiara matrice omofoba e fascista“, si legge in una nota, “che ci sembrano sintomatici di un problema profondo. Come abbiamo ribadito più volte, non abbiamo dubbi che sia proprio il fatto che il governo stesso promuova odio e omolesbobitransfobia ad alimentare questa violenza”.
Il primo episodio risale al primo gennaio, quando un cartello con la scritta "spazi liberi via tutti i froc*" è apparso sulla porta della Salara, in mezzo a manifesti e volantini strappati. Il secondo atto di vandalismo è avvenuto il 15 gennaio, quando lo striscione simbolo del Cassero è stato nuovamente distrutto. "Questi attacchi non sono episodi isolati, ma il sintomo di un problema profondo", ha dichiarato Ranauro. La situazione è diventata ancora più allarmante dopo l’episodio in cui una socia del Cassero è stata inseguita e aggredita con un lancio di oggetti. I fatti sono stati raccontati dalla vittima sui social dell'associazione. "Non possiamo più restare in silenzio di fronte a questa violenza", ha aggiunto Ranauro.
In contemporanea, il Cassero denuncia l’intensificarsi della presenza dell’estrema destra in città. La rete dei Patrioti, in collaborazione con Casapound, ha organizzato nuove manifestazioni e ronde settimanali, “alimentando un clima di tensione e insicurezza”, ha dichirato Ranauro. "Non è un caso che la prima ondata di attacchi sia arrivata subito dopo una di queste manifestazioni".
In risposta agli attacchi, il Cassero ha convocato un'assemblea aperta per il 6 febbraio alle 19:00, un'occasione per discutere con la cittadinanza del crescente clima di odio e costruire insieme delle risposte. "Non ci lasceremo intimidire. Il nostro striscione è stato riparato, e continueremo a moltiplicare i messaggi di visibilità", ha spiegato la presidente del Cassero. Spiegando che gli spazi sicuri come il Cassero sono più che mai essenziali in questo momento, rappresentando un rifugio per una comunità sotto attacco. "Siamo qui da oltre 40 anni, visibili e orgogliosamente froci. Bologna ha un problema di fascismo e omofobia, ed è ora di affrontarlo", ha concluso Ranauro.
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