Myss Keta: "Sanremo? Al momento giusto poiché non c'è niente di peggio che sforzarsi di fare la canzone per il Festival, perché poi vengono fuori dell
Oggi alle 08:58 AM
Mascherina d’ordinanza e occhiali da sole. Myss Keta è un simbolo iconico oltre che una cantautrice. Esce oggi l’album "." (si legge proprio punto, ndr), il quarto in studio dell'artista. "È essenziale – ha spiegato in un incontro con la stampa – ho voluto fosse tale nella ricerca dei temi e in quella testuale e mi sono impegnata perché i testi fossero forti. Ho cercato di fare un lavoro di fino, molto intenso, anche emotivamente. Mi sono tenuta libera negli argomenti da trattare, fornendo emozioni e sensazioni dal mio punto di vista sul mondo contemporaneo, perfido e crudele, che tira spesso fuori la parte peggiore di noi”.
La cantautrice lo definisce "viscerale perché viene dall'emozione più primitiva. Mi viene in mente il paragone con la lava incandescente che fa Elena Ferrate nel suo libro ‘La Frantumaglia’ e che mi ha ispirato molto per questo album. Elena Ferrante per me è una dea, lungi dal paragonarmi, il suo è approccio che ho voluto seguire: meglio essere sinceri con sé stessi e tirare fuori quello che c’è di negativo in noi, piuttosto che ricorrere a quello che potrebbe essere accogliente verso il pubblico ma che non soddisfa. Mi soddisfa di più avere un album che mi rende orgogliosa di me stessa e che mi faccia sentire onesta con me stessa".
In undici brani inediti Myss Keta indaga temi come la frammentazione dell'identità, l'alienazione, la decadenza e la fragilità umana: "Abbiamo fatto un ottimo lavoro, ci siamo interrogati a lungo, c’è stata tanta ricerca e abbiamo cercato la via più onesta, viscerale e dirompente possibile e l’abbiamo seguita. Il risultato è questo disco, che consiglio di ascoltare in loop, perché dicono che migliori le prestazioni del cervello”.
Sulla copertina la cantante è sdraiata su una Fiat Punto rossa e non a caso: "È il mio punto di vista senza filtri sul mondo. Un punto che determina, definisce e chiude, ed è una fine ma anche un nuovo inizio, un'affermazione totale che non chiede spiegazioni e non vuole compromessi. Il punto è il più piccolo segno grafico ma può avere dentro di sé una forza dirompente. Inoltre, è entrato nel linguaggio quotidiano come metafora di tante cose e mi piaceva il fatto che in questo piccolo segno ci fossero tanti significati”.
Tra i brani c’è "Vendetta", canzone contro tutte le ingiustizie, realizzata assieme a Vera Gemma: “Con lei è stato amore a prima vista, ci siamo conosciute a inizio 2024 e trovate d'accordo su vari argomenti. Entrambe siamo molto passionali e abbiamo tratti comuni che hanno fatto nascere questo testo”.
A marzo 2025 avrà inizio il suo "Tour ." che la vedrà calcare i palchi dei club di sette città europee, tra cui Londra, Parigi, Berlino e Amsterdam, e poi quelli italiani. “Amo la parte performativa di questo lavoro e quando porto in vita le canzoni è come si arricchissero di nuova linfa – ha detto -. Mi mancavano i club e volevo ritrovare quella dimensione. Sia l'album sia la scaletta sono molto adatti al club e a quel momento energetico. Ci tenevo”
Anche se pure quest’anno si è fatto il suo nome nel toto-nomi di Sanremo, Myss Keta non esclude di partecipare al Festival alla kermesse: “La tentazione e il pensiero ci sono. Sanremo è un momento pop importante per la musica e io sempre stata attratta dall'immaginario popolare e da questo tipo di manifestazioni. Ma urante l'ultimo anno ho dato priorità alla realizzazione dell'album, ho fatto canzoni con quello scopo e non sono venuti fuori brani che potessero essere adatti alla kermesse. Quindi ho preferito non sforzarmi, non sforzare l'artificio e fare cose che mi venivano naturali. Ovviamente, se venisse fuori una canzone adatta, mi piacerebbe, perché lo trovo sia un gioco sia un momento pop iconico italiano. Però bisogna arrivarci con la canzone giusta nel momento giusto poiché non c’è niente di peggio che sforzarsi di fare la canzone di Sanremo, perché poi vengono fuori delle ciofeche”.
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