La Commissione Ue gela le speranze del ministro Pichetto: "Non è in discussione l'estensione del tetto al prezzo del gas"
Oggi alle 09:13 AM
A inizio anno il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, non aveva dubbi sulla ricetta per contrastare i rincari del gas. Contro la “speculazione nei contratti a breve termine, che potrebbe incidere sulla valutazione dei prossimi mesi”, serve un nuovo “price cap naturalmente non a 180 euro al MWh come era il precedente, ora dovrebbe essere a 50-60 euro al MWh“. Ora la Commissione europea gela le sue speranze: il tetto al prezzo, che peraltro non è servito a nulla essendo stato fissato a un livello altissimo, non sarà rinnovato alla sua scadenza a fine gennaio. L'estensione “non è attualmente in discussione nella Commissione europea”, ha confermato la portavoce dell'esecutivo Ue per l’energia, Anna-Kaisa Itkonen, durante il briefing con la stampa.
La portavoce ha precisato che i prezzi dell'energia rimangono “una delle principali priorità politiche della nuova Commissione: è una questione di competitività e una questione importante per i consumatori europei e per le aziende europee”. A fine febbraio “verrà presentato un piano d'azione sull’energia a prezzi accessibili, che includerà i modi per ridurre i prezzi dell'energia in Europa”, ha aggiunto. Attualmente la presentazione del piano è in calendario per il 26 febbraio.
In Italia il governo è sotto pressione perché Confindustria ha lanciato un’offensiva per chiedere interventi contro l’aumento dei prezzi. “Ormai siamo tutti d'accordo per trovare una soluzione per porre rimedio e per far costare meno l'energia”, ha detto il presidente della confederazione Emanuele Orsini in un video pubblicato sul suo profilo Instagram, sottolineando la necessità di “fare presto” perché altrimenti le imprese italiane perdono competitività. “Sto facendo questo video dalla mia impresa. Mi hanno portato le bollette dove si osserva che a gennaio 2024 la mia impresa pagava l'energia 99 euro al megawattora. La media di gennaio 2025 invece è di 143 euro. E' una pazzia, serve fare presto. Un aumento del +43% dei costi dell'energia in un anno è insostenibile”. Quindi che fare? “Per mantenere la nostra competitività e salvaguardare l'industria dobbiamo agire subito, guardando non solo all'Europa, ma all'intero scenario mondiale. È fondamentale costruire un percorso che tuteli il futuro del nostro sistema Paese. Noi siamo pronti a un confronto immediato per abbassare il prezzo dell'energia”, sottolinea Orsini.
Le imprese ad alti consumi di energia sul Sole 24 Ore auspicano meccanismi di decoupling del prezzo dell'elettricità dal gas e l'attuazione della Gas Release, intervento previsto fin dal 2022 e mirato ad aiutare industrie energivore e consumatori mettendo a disposizione a prezzi calmierati, per il tramite del Gestore dei servizi energetici, una certa quantità di gas estratto in Italia.
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